Perché si dice caffè espresso?
La caratteristica fondamentale originaria del caffè espresso era che questo liquido forte, denso e amaro, veniva ottenuto attraverso il procedimento di infusione sotto pressione.
Si tratta dello stesso che vediamo (solo simbolicamente) rappresentato nella comune moka per caffè presente nelle nostre cucine. Sempre più spesso riusciamo a preparare il caffè espresso anche a casa grazie alle nuove – e sempre più evolute – macchine per caffè espresso.
Ma c’è una curiosità che potrebbe sorprendere. Inizialmente il processo di infusione sotto pressione per ottenere il caffè non era pensato per avere una bevanda particolarmente concentrata. Risultato che è stato poi involontariamente raggiunto.
Lo scopo principale del caffè espresso era quello di poter gustare l’infusione classica e ottenere il caffè caldo nell’arco di pochi minuti, senza perdere troppo tempo.
Ed è proprio dalla velocità di preparazione che deriva il nome “caffè espresso”. In origine erano sufficienti appena 45 secondi per avere in mano una tazzina di caffè espresso fumante!
Tuttavia, il significato di “caffè espresso” perché “veloce” è conosciuto quasi esclusivamente nel nostro Paese. All’estero e soprattutto nei Paesi anglosassoni, si ritiene invece che il nome si riferisca all’infusione sotto pressione.
Sicuramente la parola Espresso rimane l’originale termine associato al caffè preparato secondo la tradizione italiana. Ma il termine expresso è ormai entrato a far parte del vocabolario inglese e persiste nonostante la mancanza di una “x” nella sua derivazione italiana.
Per noi italiani si dice caffè espresso, sempre e comunque. Anche all’estero!