Da vino d’Arabia a bevanda del diavolo
Una canzone napoletana dell’inizio secolo scorso faceva più o meno così: coi vostri modi, Brigitta, sembrate una tazza di caffè: con lo zucchero sotto, ma amara di sopra. Omaggio a una ragazza ritrosa e all’ambiguo vino d’Arabia, il caffè, che da un lato rivela dolcezza e dall’altro riserva l’amaro mistero della sua natura… Ma cu sti mode, oje Brìggeta, tazza ‘e cafè parite: sotto tenite ‘o zzuccaro, e ‘ncoppa, amara site… Il caffè, dunque, bevanda seducente al punto da far pensare che nei suoi fondi si possa leggere il futuro, sempre eccitante (troppo, talvolta!), tanto che la Chiesa definì il caffè “bevanda del diavolo“, mentre da un’altra parte del mondo i sultani ne vietarono l’uso alle donne. E pensare che fu impiegato a lungo, tra i musulmani, nei riti religiosi: i mistici sufi lo usavano per rimanere desti durante le veglie di preghiera. Allora, ecco...
Leggi tuttoMoka: come si lava correttamente per ottenere il caffè perfetto
Una delle domande più digitate sui motori di ricerca che vede gli “esperti” di caffè dividersi in due scuole di pensiero: quelli che consigliano di non lavare la moka, al fine di preservare l’aroma del caffè in essa contenuto, e quelli che invece ritengono che solo l’igiene possa esaltare il sapore e suggeriscono di lavarla regolarmente. È possibile affermare che la prima scuola di pensiero si basa su una leggenda metropolitana: una moka non lavata, infatti, in genere non preserva l’aroma del caffè, ma anzi trasmette sentori che con il caffè non hanno niente a che vedere, come quello di bruciato o addirittura di rancido.La moka dunque va lavata, per evitare che i grassi e gli oli generati dalla preparazione del caffè rimangano troppo a lungo a contatto con le pareti della caffettiera; se non rimossi, infatti, subiscono un processo di ossidazione dando...
Leggi tutto